Il 15 marzo in diverse città italiane si terrà una marcia globale per per chiedere

Giornata mondiale dell’alimentazione
Dal 1978 il 16 ottobre in tutto il mondo si celebra la giornata mondiale dell’alimentazione, che cade non a caso nel giorno dell’anniversario della data di fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO).
Questa giornata si propone di sensibilizzare su temi di importanza globale come la malnutrizione, la sicurezza alimentare e regimi alimentari equilibrati.
Temi urgenti e difficili da analizzare, perchè coinvolgono questioni geo-politiche più grandi di noi.
Non dobbiamo scoraggiarsi , perchè possiamo incidere con il nostro stile di vita con un’azione quotidiana dicendo no allo spreco e al cibo locale e di qualità.
Vi lasciamo dunque con i seguenti suggerimenti:
#Sprecozero, un decalogo per evitare cibo nella spazzatura
Rilanciato da Segrè per la Giornata mondiale dell’alimentazione
Sono 37 i chilogrammi di cibo a testa che ogni anno finiscono nella spazzatura e in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione, martedì 16 ottobre, Andrea Segrè, fondatore di last minute market e della campagna spreco zero, rilancia un decalogo di gesti concreti per prevenire lo spreco di cibo, in linea con gli auspici Fao.
Sono 815 milioni nel mondo gli individui che soffrono la fame e 1 persona ogni 3 è malnutrita mentre 1 persona su 8 soffre di obesità, secondo i dati misurati attraverso “I Diari di Famiglia del progetto Reduce – Spreco Zero” del Ministero dell’Ambiente.
“Agli obiettivi di sviluppo sostenibile dobbiamo aggiungere, oltre a #famezero, anche #sprecozero” rileva Segrè illustrando il decalogo per un mondo senza sprechi.
Ecco i dieci suggerimenti anti-spreco alimentare:
- Acquistare solo ciò che ci serve, facendo una lista precisa senza cadere nelle sirene del marketing;
- Prediligere alimenti locali e di stagione basati sulla Dieta Mediterranea;
- Leggere e capire bene etichette e scadenze;
- Usare frigo, freezer e dispensa per conservare i cibi e non per stiparli alla rinfusa;
- Cucinare quanto basta, ma se avanza condividere con i vicini o “riciclare” tutto il giorno dopo;
- Fare in modo che il bidone della spazzatura sia vuoto, differenziando tutti i rifiuti, anche quelli non alimentari;
- Al ristorante, chiedere di riportare a casa ciò che non viene mangiato;
- Riconoscere che il cibo ha un valore non solo per il nostro portafoglio ma anche per la nostra salute;
- Chiedere che l’educazione alimentare e quella ambientale rientrino nelle nostre scuole come parte dell’educazione alla cittadinanza;
- Mangiare è un atto di giustizia e di civismo: verso se stessi, verso gli altri, verso il mondo.