Le verdure si possono cucinare in diversi modi: come scegliere la cottura più adatta? Si

L’erba di San Giovanni
In questi giorni di giugno, nei pressi del solstizio d’estate, possiamo incontrare, nei prati incolti e assolati, le dorate fioriture di iperico, pianta conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà e i suoi presunti poteri magici.
Colta il giorno di San Giovanni, 24 giugno, veniva appesa sulla soglia di casa per scacciare i demoni e spiriti negativi. Oggi è conosciuta per le sue innumerevoli proprietà.
Per uso interno, l’iperico ha proprietà antidepressive e antivirali.
Più celebre è l’applicazione mediante olio (oleolito) per la cura di ferite, piaghe, scottature e per trattare processi infiammatori a carico di articolazioni e schiena con il coinvolgimento di nervi e tendini. Nella fitocosmesi trova impiego in tutti quei casi in cui la pelle è sottoposta a stress: smagliature, pelle grassa, pelle senescente e poco tonica.
L’olio di Iperico, detto anche l‘olio di San Giovanni, lo possiamo preparare da noi;
ecco come:
- Si raccolgono i fiori in piena fioritura (nella seconda metà di giugno), meglio durante la mattina di San Giovanni ( per rispettarne l’antica ritualità) in assenza di umidità e pioggia
- Si prende un contenitore di vetro e si mettono a macerare i fiori in un buon olio extra vergine d’oliva
- Per la macerazione si riempie il contenitore di 3/4 , si aggiunge una piccola manciata di sale grosso, o una spruzzatina di alcol etilico, si coprono le infiorescienze con l’olio e si chiude ermeticamente con un coperchio
- Si pone il contenitore al sole per 40 giorni effettivi di luce diretta. L’olio, aiutato dal calore del sole, estrae dalla pianta le sue proprietà e se ne arrichisce
- Una volta terminata la macerazione, l’olio viene torchiato e filtrato con un setaccio a maglia fine. Ne uscirà un olio di colore rosso che ricorda ,per l’appunto, il sangue di San Giovanni da cui prende il nome
- Si conserva in bottiglie scure ben chiuse in ambiente fresco anche fino ai 18-24 mesi
Si usa direttamente sulla pelle, facendo attenzione a non esporsi al sole dopo la sua applicazione, perchè ha azione fotosensibilizzante.
Fateci sapere i vostri ‘esperimenti’
buon inizio estate a tutti!!!
elisa
Le informazioni di questo articolo sono tratte da: H. Bosch, L. Satanassi, Petali e Rugiada 1° petalo, Sarsina (FC), Humus Edizioni, 2010.